Al via a Cape Town dal 4 al 6 dicembre 2023 la 23° edizione dell’Italian Film Focus, organizzato da Controluce insieme al Ministero Italiano della Cultura, Ambasciata d’Italia, Consolato d’Italia a Cape Town, e Istituto Italiano di Cultura di Pretoria.
Gli otto film proposti provengono dai più importanti e recenti festival internazionali e saranno introdotti da alcuni prestigiosi ospiti.
Il festival si aprirà con il docufiction GIANNI VERSACE, L’IMPERTORE DEI SOGNI di Mimmo Calopresti, presentato dallo stesso regista e dalla produttrice Mariella Li Sacchi. Un’anteprima assoluta fuori dall’Italia. Una storia che ci parla dell’ambizione creativa e visionaria di un genio della moda declinata attraverso un abile montaggio di finzione, materiale di repertorio e interviste inedite.
Un film che invece narra la lotta solitaria e temeraria di una donna è ANNA, del regista siciliano Amenta, che già ci aveva offerto la limpida figura di un’altra eroina del sud con La Siciliana ribelle.
In quanto a personaggi e personalità femminili, il cinema italiano sembra ritrovarne l’interesse e la consapevolezza delle loro forza espressiva, ed il pubblico la riconosce e si riconosce in loro anche se si tratta di donne non a noi contemporanee come la protagonista di C’È ANCORA DOMANI di Paola Cortellesi, che sarà eccezionalmente presentato dai due sceneggiatori, Giulia Calenda e Furio Andreotti. Storia che mescola tensione e sorriso, con la nostra “eroina” che appare rassegnata, che “abbozza” perché tutte le altre donne fanno così, perché per sua stessa indole è pacifica e trova sempre una giustificazione alla violenza che subisce, ma che alla fine trova il suo riscatto non nell’atto individuale e privato della rivalsa o vendetta ma in quello civico della propria presa di coscienza di cittadina, con i suoi diritti e doveri. Nel doppio ruolo di personaggio e regista, la Cortellesi ci regala un dramma intimamente famigliare ma inevitabilmente storico.
In quanto a personaggi al limite per necessità ma anche per scelta, costruito con una simmetria spaziale e temporale di grande efficacia, emerge DISCO BOY, opera prima di Giacomo Abbruzzese, la cui formazione di documentarista si rivela nella accuratezza con cui sono composte le inquadrature e ripresi i volti e paesaggi, per poi trascendere in una visione semi-onirica ma non per questo meno efficace nella sua valenza politica e storica. Il regista sarà presente alla proiezione.
Anche il grande regista Marco Bellocchio parte da un nucleo famigliare e da una storia non contemporanea, ma qui la diversità e l’ingiustizia non è di genere, ma di quella che viene definita come “razza” e religione. L’ebreo come l’altro, come colui che deve essere “normalizzato”, riportato dalla parte “giusta”.
Un grande affresco di un periodo e di una verità poco raccontata e rappresentata in Italia.
Verrà anche presentata l’ultima opera dell’infaticabile e sempre acuta Liliana Cavani, che ci racconta un futuro prossimo molto radicato nel presente, in una pièce classica con attori di alto livello le imprevedibili dinamiche di un gruppo di cosiddetti amici quando sopravviene un fatto esterno dirompente e incontrollabile, quando il conflitto arriva dall’esterno. Questa selezione include anche LA CHIMERA, quarto film di un’altra affermata regista, Alice Rohrwachwer, presentato e premiato all’ultimo festival di Cannes. Con il suo inconfondibile stile narrativo, che sa miscelare con profondità e divertimento la quotidianità, il mito ed il paesaggio contadino, ci porta in una storia di personaggi al margine, che “saccheggiano” la storia per necessità e con un tocco di follia.
In ultimo, non possiamo non offrire al nostro pubblico un’opera dove il sorriso abbonda senza rilassarci troppo però, dove tutto nasce con le migliori intenzioni, dalla celebrazione di una festività, ma che inevitabilmente prende una piega se non storta almeno ondivaga, a rivelare la nostra incapacità di saper gestire rapporti umani e professionali con maturità e sincerità, soprattutto verso se stessi. È appunto ciò che accade nei “I MIGLIORI GIORNI” di Massimiliano Bruno e Edoardo Bruno.
Tutti grandi film che ci parlano proprio del sogno e forse dell’utopia del cinema di voler parlarci dell’uomo, e della donna, in tutte le sue dimensioni e condizioni.
La delegazione italiana parteciperà ad alcuni incontri con le scuole di cinema di Cape Town.
Per informazioni: Bettina Elten bettina@zsd.co.za