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Le paradoxe de Chiaromonte

mercoledì 5 febbraio alle ore 18:30 Le paradoxe de Chiaromonte Nicola Chiaromonte, intellettuale antifascista in esilio a Parigi dal 1934 al 1940, partecipò attivamente alla vita culturale francese. Collaborò con la rivista Preuves e prese parte alla Guerra di Spagna con la squadra di André Malraux, che lo porto’ sulla scena ne L’Espoir nei panni di Scali. Successivamente, nel 1941, emigrò negli Stati Uniti, strinse amicizia con Hannah Arendt e Mary McCarty e scrisse per le riviste impegnate politiciamente Partisan Review, The New Republic e Politics. Rientrato in Italia, Chiaromonte fondò la rivista Tempo presente insieme ad Ignazio Silone e divenne critico teatrale per ‘Il Mondo’ e ‘L’Espresso’.In occasione della traduzione della sua raccolta di saggi nei Quaderni dell’Hotel de Galliffet e della pubblicazione di “Fra me e te la verità. Lettera a Muska”, corrispondenza inedita con una religiosa americana (ed. Una città), abbiamo invitato il suo editore Wojciech Karpinski, il dissidente polacco Adam Michnik, il filosofo Alain Finkielkraut e lo storico Marco Bresciani per ricostruire l’eredità storica di questo umanista critico, anticomunista intransigente, militante eretico dell’aristocrazia dello spirito, che è sopravvissuto ai tormenti della Guerra Fredda.

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